Città (630.000 ab.) dell'Arabia Saudita, capoluogo della provincia
omonima; sorge a 277 m s/m., sul margine occidentale dell'altopiano arabico, in
una valle circondata da rilievi collinari aridi e scoscesi. È la patria
di Maometto e la città santa del mondo islamico. Il suo sviluppo è
legato essenzialmente ai pellegrinaggi religiosi (V.
HAGG), che fanno affluire ogni anno decine di migliaia di fedeli.
L'economia della città si basa essenzialmente sul turismo e
sull'artigianato (cuoio, argento, vasellame). • St. - Nota già in
tempi preislamici (II sec.) come centro religioso delle tribù arabe (che
vi adoravano la Pietra nera) e attivo mercato sulle linee carovaniere tra
l'Arabia meridionale, la Siria e la Mesopotamia, aumentò il suo prestigio
per aver dato i natali a Maometto. Dopo la morte del profeta, i suoi abitanti
tentarono di consolidarne la posizione e di renderla il centro politico
dell'Impero islamico; l'attuazione di questo progetto, tuttavia, fu ostacolata,
in un primo tempo da Medina e successivamente da Damasco e da Baghdad. Con il
declino dell'Impero degli Abbasidi la città subì un periodo di
decadenza e venne saccheggiata dagli eretici Carmati. A partire dal X sec. fu
amministrata da sceriffi alidi e fatimidi; questo governo locale accettò
senza resistenza le varie dominazioni che si succedettero nell'Arabia centrale:
Ayyubiti, Mamelucchi, Turchi Ottomani. Il dominio di questi ultimi, iniziato nel
1517, ebbe fine nel 1916 con la rivolta dello sceriffo Husayn, che si
proclamò re dell'Hegiaz. L'effimero Regno di Husayn fu a sua volta
abbattuto nel 1923 dai Wahhabiti e inglobato in quello dell'Arabia Saudita.
• Arte - La città si presenta divisa in due parti (Città
Alta e Città Bassa) dalla Grande Moschea, che ne occupa il centro e fu
consacrata da Maometto nel 630. Questa, in realtà, non ha l'aspetto di
una moschea vera e propria, ma consiste in un vasto cortile quadrato
fiancheggiato da portici (ricostruito nel XVI sec.), all'interno del quale si
trova la Kaaba (V.). La Kaaba è un edificio
di forma cubica più volte ricostruito, rivestito all'esterno da un telo
nero (
kiswa), che viene cambiato ogni anno e viene fornito dall'Egitto.
Sulla facciata, orientata verso Nord-Est, si trova l'entrata, che immette in un
ambiente nel quale è conservata la Pietra nera.